“L’epoca attuale esigerà una posizone sempre più cosciente dell’uomo nei confronti degli animali e dei cosiddetti regni della natura. La consapevolezza che l’atteggiamento con cui l’uomo fino ad ora si è accostato alla natura debba cambiare è ormai legibile nella realtà dei fatti. L’importante però è che si esca dallo schema di una realtà puramente idealistico-sentimentale, perchè la scienza moderna può essere fecondata solo da argomentazioni altrettanto scientifiche. L’amore per gli animali dovrà essere sempre più lucidamente motivato. Lo stesso concetto di amore dovrà essere chiarito. Amore come interesse per l’altro, come risultato di conoscenza, e conoscenza come interiorizzazione di tutto ciò che apparentemente non ci appartiene. Solo quando l’uomo, nel suo processo conoscitivo, avrà collocato se stesso e i vari regni naturali nella loro giusta posizione evolutiva e involutiva, solo allora avrà un punto d’appoggio da cui partire per risolvere i vari problemi che la vita gli proporrà. (…) Lo scollamento tra punto di vista scientifico-naturale ed etico-morale (laico o religioso che sia) ha da essere colmato.(…) La scienza non può ritrarsi impaurita da ciò che non può sapere e l’etica morale non deve imporre comportamenti in modo dogmatico. La vera conoscenza risolve in sé questa frattura.” (Werner Hartinger )